Presentato il progetto per il restyling dello stadio
Si è svolta questa mattina la conferenza stampa relativa alla presentazione del progetto per un completo restyling dello stadio Vanni Sanna. L’idea degli architetti Stefano Sechi e Marco Tola, appassionati del proprio lavoro quanto della loro città e della sua squadra di calcio, è stata sposata dalla “Associazione Memoria Storica Torresina” e dalla “Fondazione Sef Torres 1903” che hanno immediatamente supportato i due giovani sassaresi.
Negli auspici dei due organismi che raggruppano trasversalmente il tifo sassarese, l’idea di un nuovo stadio per la Torres potrebbe rappresentare una nuova opportunità economica per Sassari, ponendosi come primo passo verso la creazione di una vera e propria cittadella sportiva che interessi tutta l’area che ha come epicentro piazzale Segni. Uno stadio a misura di Sassari e di tutti i tifosi della Torres, in grado di ospitare al meglio le attività della squadra rossoblù e capace al tempo stesso di rappresentare una casa moderna e accogliente per tutta la città, ospitando attività ricreative, culturali e sociali nel nome dei valori e degli ideali che da sempre appartengono alla Torres. Ad aprire la conferenza stampa è stato il presidente del Comitato Regionale della Figc Andrea Del Pin che, dopo l’augurio che il progetto possa essere realizzato al più presto, ha ribadito che questo è il momento giusto per portare avanti questo genere di iniziative, in quanto è in essere un accordo tra Lega Pro ed Istituto per il Credito Sportivo che prevede la concessione di mutui e finanziamenti per coprire buona parte delle spese. Prima che prendessero la parola i due architetti per spiegare ai presenti il loro progetto, il presidente della Fondazione, Umberto Carboni, ha voluto mandare un augurio speciale all’allenatore rossoblù Vincenzo Cosco, ricordando quanto il popolo torresino gli sia vicino in questo difficile momento. Andrea Sini, presidente dell’Associazione Memoria Storica Torresina, ha voluto sottolineare quanto possa essere importante per l’intera città riqualificare lo stadio e l’intera zona che, a quel punto, diventerebbe il polo sportivo cittadino. Marco Tola e Stefano Sechi hanno mostrato ai presenti le fasi dei lavori previste per ristrutturare il vecchio Acquedotto, facendolo diventare uno stadio all’avanguardia che diverrebbe fruibile sette giorni su sette. Il direttore generale della Fondazione, Massimiliano Pedoni, ha invece parlato della fattibilità a livello economico, indicando quali strade bisogna percorrere per ottenere i capitali necessari per rimodernare lo stadio. L’intervento di chiusura è toccato ad Alessio Marras, assessore comunale alle Politiche per la Pianificazione Territoriale. Marras si è detto entusiasta dell’idea presentata dai due architetti ed ha dato la massima disponibilità da parte del Comune, ora bisognerà studiare attentamente come reperire i fondi per cercare di portare avanti quello che non deve rimanere un sogno nel cassetto.
Di seguito presentiamo la Relazione Tecnica Preliminare per la riqualificazione dello stadio “Vanni Sanna”:
Stato attuale:
Area Stadio e spazi limitrofi: 33.000 mq
Capienza stadio a pieno regime: 9.900 spettatori
Anno di costruzione: 1922
Interventi di ampliamento: anni 50, 80, 90 e 2000
Lo stadio Vanni Sanna vede la luce nella primavera del 1922, l’impianto ha visto una serie di ristrutturazioni susseguitesi negli anni 50, 80, 90, 2000 e in tempi recenti con sistemi impiantistici di video sorveglianza e riduzione della capienza complessiva. La struttura è di proprietà del comune di Sassari e la maggior fruitrice è la società Torres.
Proposta progettuale:
La riqualificazione dell’impianto sportivo avverrà seguendo 5 punti di forza:
- Realizzabilità e finanziabilità dell’opera
- Esecuzione in 5 fasi operative
- Inquadramento del nuovo impianto nella futura cittadella dello sport
- Rendita di posizione per l’inserimento delle attività complementari dell’impianto
- Eco-compatibilità dell’opera
- REALIZZABILITA’ E FINANZIBILITA’ DELL’OPERA
La norma che disciplina l’intera materia è la c.d. Legge di stabilità 2014 (L.147/2013) e precisamente i commi 303.304.305. Questa, oltre a stabilire il percorso tecnico-amministrativo, ha istituito una nuova forma di finanziamento degli interventi necessari per l’ammodernamento degli impianti sportivi esistenti o la creazione di nuovi impianti, privilegiando i primi per ovvi motivi di tutela al consumo del suolo.
La novità della norma, che di fatto si adegua agli standard europei, è quella di consentire la realizzazione di interventi edilizi strettamente funzionali alla fruibilità dell’impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa.
I mezzi di finanziamento previsti dalla normativa sono:
- Fondo di garanzia da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo;
- La concessione di mutui da parte del ICS fino all’80% dell’investimento complessivo; (Attualmente è in essere un accordo tra Lega-Pro e ICS per un plafond di risorse dedicate pari a 150 mln di euro);
- Apporto di capitale da parte del soggetto proponente;
- Forme di PPP (partenariato pubblico privato);
La procedura è quella prevista dalla c.d. Finanza di Progetto (project financing) che si basa sulla capacità di una iniziativa di ripagare l’indebitamento contratto con i flussi di cassa generati dalla sua successiva gestione.
- ESECUZIONE IN 5 FASI OPERATIVE
Il costo complessivo dell’impianto per una capienza di 12 mila spettatori (ampliabile a 15 mila) è di 24 milioni di euro + 6 milioni per le opere esterne diviso in 5 fasi operative. Il costo è indicato orientativamente in 2.000 €/posto
1: Curva sud: 2500 posti, 5 milioni di euro, palestre e museo Torres
2: Curva nord: 2500 posti, 5 milioni di euro, pub ristorante Torres e Torres point
3: Tribuna est: 3500 posti, 7 milioni di euro, hospitality, skybox, dirigenza, spogliatoi, campi di allenamento
4: Tribuna ovest: 3500 posti, 7 milioni di euro, Foresteria Torres
5: Piazza Antonio Segni: 6 milioni di euro, nuova centralità urbana, parcheggi
- INQUADRAMENTO NELLA CITTADELLA SPORTIVA
La riqualificazione del Vanni Sanna rientra nell’ambito di un progetto più grande e complesso che andrà a definire la cittadella dello sport di Sassari individuando nella piazza Antonio Segni il fulcro di tutto il sistema, una nuova centralità urbana, punto di riferimento del sistema sportivo di Sassari e del suo territorio. Il sistema oltre al nuovo Vanni Sanna comprenderà il nuovo palazzetto dello sport Palaserradimigni con centro congressi e cinema multisala, le piscine “Lu fangazzu”, la Torres Tennis, la palestra multifunzionale del Coni, il centro arcieri Torres e tutta una serie di attività all’aperto che completeranno il progetto finale comprese piste ciclabili e aree per il jogging. Il progetto d’insieme si inserisce nel rispetto delle linee guida del nuovo PUC di Sassari.
- RENDITA DI POSIZIONE ATTIVITA’ COMPLEMENTARI DELL’IMPIANTO
La favorevole posizione geografica dell’impianto sportivo permette di rendere economicamente vantaggioso l’inserimento delle nuove attività complementari allo sport dando forza al progetto per quanto riguarda la sostenibilità economica. Sono previste una serie di attività economiche elencate nelle varie fasi che soddisfano una crescente domanda di servizi di qualità non presenti ora in città e nel suo territorio. In questo modo si abbraccia un bacino di utenza che potrà fruire di questi servizi tutti i giorni della settimana, agevolato dalla facile accessibilità dei luoghi attraverso il sistema di comunicazione stradale e dei mezzi pubblici.
- ECO-COMPATIBILITA’ DELL’OPERA
Il nuovo Stadio prevede l’inserimento di un impianto fotovoltaico di grosse dimensioni grazie alla grandi superfici delle nuove coperture e degli edifici adiacenti. L’impianto avrà una potenza indicativa di 400/450 kw, e coprirà parte dei fabbisogni energetici della struttura. Attraverso un moderno sistema di riutilizzo delle acque si prevede una sostenibilità maggiore per quanto riguarda i consumi di un impianto di queste dimensioni. La struttura utilizzerà materiali ecocompatibili e di alta efficienza energetica in modo tale da contenere il più possibile i consumi per la gestione dell’impianto sportivo.
Architetti Sechi & Tola
Fondazione SEF Torres 1903
Associazione Memoria Storica Torresina