I segreti degli allenatori in un seminario della Fondazione

Era rivolto ad un platea di tecnici di calcio e basket, di sportivi, di giornalisti e di appassionati l’incontro con i relatori Vincenzo Cosco,  allenatore della Torres, e Pietro Carlini, coach del Sant’Orsola, organizzato ieri nell’ambito del progetto multidisciplinare “Fondazione per la formazione”.

Oggetto del dibattito era “L’ottimizzazione e alla gestione delle risorse all’interno di un gruppo di atleti”, argomento che ha stuzzicato tantissima curiosità tra i presenti.

Come si gestiscono le dinamiche di gruppo? Come si tiene in mano uno spogliatoio? Quanto pesa l’influenza dei leader in una squadra? Come si reagisce a vittorie e sconfitte? Come sono accolte le influenze esterne al gruppo, di giornalisti o tifosi? Domande che sono state al centro di un dialogo con i presenti, per scoprire similitudini e divergenze tra il mondo del basket e quello del calcio e per imparare a conoscere anche i segreti di ciascun allenatore.

Il tecnico Vincenzo Cosco ha raccontato la propria esperienza professionale, le tappe percorse che lo hanno condotto fino a Coverciano, luogo di formazione per eccellenza dei tecnici di calcio. Ha svelato il suo modo di approcciarsi ai giocatori, diverso per ciascun atleta, per modo di essere, per cultura, carattere, ha ribadito l’importanza di avere in squadra, prima di tutto, uomini che atleti, persone con cui dialogare e attraverso le quali diffondere il credo dell’allenatore nello spogliatoio. Da qui anche l’avversione per quello che, a livello nazionale, era stato proposto come codice etico, a cui Cosco ha ribadito di non credere affatto puntando, piuttosto, sui rapporti interpersonali e il confronto.

In platea anche alcuni giocatori e membri dello staff tecnico della Torres, con i quali il mister molisano ha condiviso queste prime settimane di lavoro a Sassari, nell’ambito del campionato di Lega Pro.

Per Pietro Carlini, coach del Sant’Orsola basket, formazione al momento imbattuta nella serie C, si è partiti dal percorso professionale, per analizzare i punti fermi della gestione di un gruppo, sia di atleti giovani, di formazioni femminili, di serie superiori o inferiori: le regole. Dal coach sassarese anche l’imput sul modo di analizzare gli errori, non di gruppo, ma legati al singolo per responsabilizzare e aiutare a correggere i difetti.

Si è parlato di metodi di allenamento, di applicazione al lavoro, necessaria per ottenere risultati, ma anche del modo con il quale l’allenatore conduce l’atleta al giorno della partita, sotto il profilo mentale, per ottenere il massimo da ciascuno e il risultato di squadra sperato.

In platea molti tecnici e sportivi legati al mondo del basket che hanno potuto sottoporre le proprie curiosità a coach Carlini, sebbene le stesse domande fossero spesso le stesse per entrambi i tecnici con risposte, a volte, sorprendentemente simili e, in altri casi, curiosamente diverse.

Dopo tante domande e un confronto utile ad affinare le proprie conoscenze e competenze in ambito sportivo, il seminario si è concluso con i ringraziamenti del presidente della Fondazione Torres, Umberto Carboni, che ha ringraziato i presenti per aver partecipato ad un’iniziativa che, visto l’interesse suscitato, avrà senz’altro un seguito.

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